I rituali, il processo, i valori della Couture non hanno tempo. Esaltano l’umano: la mente che pensa, la mano che esegue e nobilita. Attraverso un lavoro che si astrae dal tempo producono oggetti atemporali, plasmati sulla persona.
Tempo come codice e valore, da resettare e riprogrammare in una Couture di oggi che attualizza rituali e processi classici in capi pensati per esprimersi e per essere, ciascuno come vuole.
Donne, uomini: naturalmente, fluidamente. Un guardaroba che disegna e dischiude possibilità.
La verticalità come tensione nella quale ciò che è complesso si risolve in vibrante semplicità. Il tessuto come materia nobilitata dal lavoro della mano, come texture che invita alla scoperta e alla sorpresa. Issate su rialzi infiniti, le silhouette lunghe e asciutte sono accumuli di elementi di una vestizione, strippati di ogni evidente artificio, di stampe e decori, che da vicino si rivelano diversi per come appaiono da lontano. La maglia è tessuto lavorato; la superficie solida brulica di petali, o si smaterializza in piegature di nastri. A parlare sono solo la linea, la grana della stoffa, il colore caldo e freddo, i neutri e i bagliori acrilici. Il preziosismo da apparente si fa silente, intimo, come è intima la semplicità intercambiabile e protettiva dei pezzi. Improvvisi, lampi di daring.
Il codice temporale di questa Couture ricodificata diventa racconto digitale nella collaborazione con Robert Del Naja: un documento completo, indipendente dallo show, del lungo processo di Atelier. Le informazioni sul making of della collezione, i volti delle maestranze, gli shooting fotografici seriali e in time lapse del work in progress sui busti da sartoria diventano sequenze algoritmiche elaborate e musicate dalla macchina; istruita da Mario Klingemann partner creativo. L’umano nutre il meccanico, il manuale attiva un processo neurale e digitale, nella ricerca di un nuovo umanesimo. Attraverso il filtro sintetico dell’intelligenza artificiale, della Couture emerge l’aspetto emotivo, la celebrazione e valorizzazione della qualità umana: un codice che si rigenera all’infinito rimanendo senza tempo.
L’artwork con il racconto digitale di Robert Del Naja, in collaborazione con l’artista Mario Klingemann, che esplorerà il processo dell’Haute Couture attraverso il filtro sintetico dell’intelligenza artificiale, verrà rilasciato venerdì 29 gennaio.