Sembra che Supreme possa presto salutare VF Corporation. Secondo quanto riportato da WWD, la società madre starebbe cercando potenziali acquirenti per il brand di streetwear di lusso. VF Corporation aveva acquisito Supreme per 1,2 miliardi di dollari nel 2020 e ora ha incaricato Goldman Sachs di rivedere il proprio portfolio in generale.
VF Corp verso una ristrutturazione
Questa mossa non sorprende molto, poiché VF Corp. ha da tempo manifestato la volontà di scorporare parti del proprio portfolio, anche se non specificatamente Supreme. Un portavoce di VF ha rilasciato a WWD una dichiarazione in cui afferma: “Per prassi aziendale, non commentiamo voci di mercato o speculazioni”, mentre Goldman Sachs ha rifiutato di commentare in questo momento.
Supreme: dagli apici del lusso streetwear a possibili difficoltà
Per molti anni, Supreme è stato al top della cultura streetwear di lusso. Quando la società di private equity Carlyle ha investito nell’azienda nel 2017, che all’epoca valeva 1 miliardo di dollari, e successivamente ha raddoppiato il suo investimento grazie all’accordo con VF Corp., tutti gli occhi erano puntati su Supreme, che sembrava destinato a diventare ancora più grande e influente. Tuttavia, col passare del tempo, sembra che il brand abbia perso parte del suo fascino originario. Un banchiere d’affari del settore moda ha dichiarato a WWD: “Il brand è diventato troppo grande per rimanere cool”. Negli ultimi anni, Supreme ha ricevuto pubblicità negativa, a causa di problemi con la catena di approvvigionamento nel 2022 e l’arrivo e la successiva dipartita dell’ex direttore creativo Tremaine Emory per “problemi razziali sistemici”.
Espansione globale e incertezza sul futuro
Nonostante le difficoltà, l’azienda continua a espandersi a livello globale, aprendo recentemente negozi a Seoul e Shanghai. VF Corp. registra vendite annuali per quasi 11 miliardi di dollari. Oltre a Supreme, possiede brand come Vans, Timberland, The North Face e molti altri. Da tempo protagonista dell’industria della moda, VF ha recentemente intensificato le vendite di marchi che non rientrano più nella sua visione strategica. Il nuovo CEO Bracken Darrell è entrato in azienda con l’obiettivo di snellire il portfolio e garantire la crescita futura, e sembra che Supreme possa essere diventato un elemento sacrificabile. Rimaniamo aggiornati per scoprire se la vendita verrà effettivamente finalizzata.